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Come riconoscere la bufala dell’olio esausto dalla catena Facebook

Vi state chiedendo come riconoscere la bufala dell’olio esausto? Allora siete nel posto giusto, in quanto oggi cercheremo di esaminare più nel dettaglio quanto emerso dalla catena di cui tutti parlano da un po’ di tempo a questa parte. Vediamo di capirci qualcosina di più.

Questo più in particolare quanto emerso dalla catena in questione a proposito dell’olio esausto, con alcune imprecisioni da mettere in evidenza anche per gli utenti Androd ed iPhone:

“Sapete dove buttare l’olio della padella dopo una frittura fatta in casa?
Sebbene non si facciano molte fritture, quando le facciamo, buttiamo l’olio usato nel lavandino della cucina o in qualche scarico, vero?
Questo è uno dei maggiori errori che possiamo commettere.
Perché lo facciamo? Semplicemente perché non c’è nessuno che ci spieghi come farlo in forma adeguata.
Il meglio che possiamo fare è ASPETTARE CHE SI RAFFEDDI e collocare l’olio usato in bottiglie di plastica, o barattoli di vetro, chiuderli e metterli nella spazzatura.
UN LITRO DI OLIO rende non potabile CIRCA UN MILIONE DI LITRI D’ACQUA, quantità sufficiente per il consumo di acqua di una persona per 14 anni.
Se poi siete così volenterosi da conferirlo ad una ricicleria pubblica ancora meglio, diventerà biodiesel o combustibile
Se tu scegli di inviare questa e-mail tuoi amici, l’ambiente ti sarà molto riconoscente”.

Ricordate che per riconoscere la bufala dell’olio esausto è sufficiente concentrarsi sulla prima parte del messaggio, mentre la seconda, quella dedicata ai volenterosi, è l’unica veritiera.

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