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Come aumentare le vendite di un e-commerce?

consulenza SEO

Un e-commerce ha bisogno di investire tantissimi soldi in pubblicità online e offline per ottenere nuovi clienti? Assolutamente no. Quella di fare advertising su diversi canali è solo una delle possibili attività che portano gli utenti a riconoscere un brand e fidarsi, diventando così clienti. Ma non è certo l’unica. Ecco una panoramica di strategie da mettere in campo, una per una oppure in combinazione tra loro, per vedere risultati positivi su un sito di vendite online.

L’importanza della SEO

Fare pubblicità senza fare SEO è come invitare degli ospiti a casa prima di averla ristrutturata. La prima domanda quindi è: l’e-commerce è ottimizzato SEO? Per esserlo deve rispettare perfettamente le linee guida di Google e degli altri motori di ricerca in merito a caratteristiche tecniche, contenuti pertinenti e autorevolezza. Queste sono le fondamenta di qualsiasi sito, e sono ancora più importanti nel caso degli e-commerce. Si tratta di siti complessi, che con una consulenza SEO possono rivelare parecchie aree da migliorare. Per esempio, se un sito che vende attrezzatura per il giardino ha lo stesso identico testo sia per i barbecue che per le sedie a sdraio, difficilmente attirerà gli utenti che cercano questo o quelle. Le professioniste e i professionisti della SEO analizzano le performance del sito in base ai contenuti (testi, ma anche immagini, video, call to action), ma non solo. Un e-commerce di abbigliamento non può avere url che corrispondono ai codici di magazzino dei vari prodotti: Google non ha idea di cosa siano e gli utenti nemmeno, quindi finiscono per non capire di cosa parli la pagina e abbandonarla. Insomma, una consulenza SEO troverà tutti gli errori di fondo che impediscono al sito di essere presente in modo significativo sui motori di ricerca, e quindi agli utenti di trovarlo in maniera organica.

Le ads, tipologie e mercati diversi

Spesso quando si desidera aumentare il traffico diretto a un sito, la prima soluzione a cui si pensa è fare pubblicità digitale. Che sia su Google, sui social network o con banner su siti web e blog, si pensa così di ottenere traffico qualificato. Probabilmente lo sarà: gli strumenti di targetizzazione delle ads sono sempre più sofisticati. Bisogna fare attenzione ad alcuni passaggi, però. La targetizzazione infatti è diversa per ogni canale, quindi la stories sponsorizzata su Instagram dovrà essere realizzata con una strategia diversa rispetto alla Search ADV su Google. Inoltre, è più probabile che dalle pubblicità online arrivino utenti che si trovano in una fase alta del funnel: magari stanno curiosando tra le motociclette perché fantasticano di fare una vacanza on the road, o semplicemente amano i motori, ma non necessariamente stanno per acquistarne una. Insomma, dalle ads arrivano utenti interessati ma non sempre pronti a diventare clienti paganti. Per questo è necessario, anche in questo caso, rivolgersi a professionisti specializzati che sappiano impostare correttamente campagne e audience per ottenere risultati soddisfacenti.

Influencer marketing: di successo, ma delicato

Anche questa è una delle attività che molti e-commerce mettono in atto in modo poco strategico: acquisire tutto il pubblico di un personaggio celebre può essere entusiasmante, ma non servirà a molto se si tratta di un pubblico non in target. Qui sono spesso i numeri a fare la differenza. Una persona poco esperta può affidarsi a influencer da migliaia o milioni di follower, senza sapere che si tratta di un pubblico assolutamente sbagliato per età, collocazione geografica, interessi, abitudini di acquisto. Meglio affidarsi a social media manager o agenzie di influencer marketing che conoscano a menadito il complesso mondo dei social. Altrimenti si rischia di spendere moltissimi soldi per un post che sarà visualizzato da persone a cui non interessa l’e-commerce di riferimento. Per esempio, un’influencer amata dalla fascia d’età 15-19 anni non porterà molte conversioni a uno shop online di abiti premaman. Oppure se la maggior parte del pubblico arriva dagli Stati Uniti è inutile investire per pubblicizzare un e-commerce che spedisce solo in Europa.

Qual è lo strumento migliore per gli e-commerce?

Appare chiaro che le modalità per ottenere maggior traffico sul proprio e-commerce e convertire poi quel traffico in un maggior numero di clienti sono tante. Si possono anche mescolare tra loro o mettere in atto in contemporanea, ma sempre con il sostegno di agenzie e professionisti che sappiano quello che fanno e che non si pestino i piedi a vicenda. Così ogni centesimo investito sarà ricompensato.

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