Home » Economia e Finanza » Mutui e Prestiti » Come passare dal tasso variabile al tasso fisso

Come passare dal tasso variabile al tasso fisso

Tutti coloro che hanno un valore ISEE che non supera la soglia dei 35 mila euro e hanno sottoscritto un mutuo a tasso variabile che, in origine, era legato a una somma non superiore a 2000 mila euro, allora deve stare ben attento per beneficiare di un aspetto molto interessante.

prestiti e mutui - stipulare un assicurazione

Infatti, tutti coloro che hanno i requisiti e si ritrovano in tali situazioni, potranno ottenere, fino al prossimo 31 dicembre 2023, la rinegoziazione del mutuo, passando invece a un tasso fisso. È importante, però, soddisfare un altro requisito per poter ottenere un simile beneficio, ovvero che l’intestatario del mutuo deve aver provveduto al pagamento regolare di tutte le rate fino a quel momento.

Come si può facilmente intuire, la situazione in questo momento è piuttosto grigia, dato che le condizioni legate ai tassi variabili, al momento, sono parecchio peggiorate, in seguito ai continui aumenti che sono stati messi in atto da parte della Bce. In questo senso, è chiaro che le rate hanno proseguito a subire un forte rialzo, al punto tale che ormai i mutui che presentano il tasso variabile si caratterizzano per costare molto di più in confronto ai mutui sottoscritti con un tasso fisso.

Interessante mettere in evidenza come l’approvazione di un emendamento alla legge di Bilancio del 2023 ha di fatto riportato in vigore una norma risalente al 2011, scaduta nel 2012. Ebbene, tale norma prevedeva la possibilità, rispettando una serie di requisiti legati al mutuo, ma anche ai mutuatari, di poter passare a un tasso fisso senza dover sopportare alcun tipo di costo o spesa aggiuntivi.

Di quale legge stiamo parlando? Della 106 del 2011, il cui articolo 8 comma 6 prevedeva sostanzialmente tre requisiti. Ovvero, avere un ISEE al di sotto della soglia di 35 mila euro. Inoltre, il valore del mutuo in origine doveva risultare al di sotto della soglia di 200 mila euro. Infine, l’ultima condizione per poter accedere a tale beneficio è legata al pagamento puntuale e preciso di tutte le rate del mutuo fino al momento della richiesta di passaggio da tasso variabile a tasso fisso.

Nessun passaggio dal vecchio tasso variabile fino al nuovo tasso fisso per quanti, invece, che non hanno ottemperato al pagamento anche solamente di una rata del mutuo. Chi, al contrario, ha usufruito della sospensione del mutuo per un certo periodo potrà avere accesso all’agevolazione in questione. Insomma, una bella e interessante novità per chi rientra tra i requisiti previsti dalla legge entrata in vigore da poco e che permette di passare dal tasso variabile al tasso fisso.

Lascia un commento