Checksum, come verificare l’integrità di un file

Quando si scarica un file da internet entrano in gioco meccanismi molto complessi che in alcuni casi possono portare alla corruzione dei dati. Potenzialmente infatti l’alterazione anche di un solo bit può rendere inservibile un intero file. Uno strumento denominato checksum può essere utilizzato per verificare l’integrità di un file e più in generale di qualsiasi insieme di dati trasferiti tramite una rete.

Come funzione la Checksum

Semplificando la questione, una checksum è un codice generalmente ma non necessariamente alfanumerico associato ad un insieme di dati. Letteralmente checksum si può tradurre come ‘somma di controllo’ in riferimento ad uno dei primi metodi di controllo utilizzati che prevedeva la somma dei valori dei singoli bit che componevano un file. Più in generale una checksum è generata da una funzione matematica applicata ad un insieme di dati come potrebbero essere ad esempio un testo o un file. Scegliendo opportunamente questa funzione matematica è possibile garantire un alto livello di affidabilità nella corrispondenza tra dati iniziali e checksum.

In informatica una checksum è tipicamente ottenuta attraverso un algoritmo di hash, ovvero attraverso un programma che accetta in ingresso una qualsiasi sequenza di bit, applica a questi una certa funziona matematica e restituisce una stringa di lunghezza predefinita detta anche “digest”. Esistono diverse funzioni di hash utilizzate a questo scopo tra cui l’MD5 (Message Digest 5) e la famiglia di algoritmi SHA (Secure Hash Algorithm).

Checksum ed integrità

Nelle prossime settimane analizzeremo alcuni programmi in grado di calcolare facilmente la checksum di un qualsiasi file. Intanto però possiamo osservare che se di un file scaricato da internet sono note una più checksum (o hash) è possibile verificarne facilmente l’integrità: basterà infatti calcolare la checksum del file scaricato e controllare che coincida con quella originale.