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Come usare un proxy

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Il problema della privacy nella navigazione internet diventa sempre più discusso: ogni connessione alla rete presenta un determinato indirizzo IP che serve per identificare nome, cognome e residenza del possessore, in modo tale da regolarizzare le leggi del web. Ma ognuno avrà pur il diritto di scegliere di navigare in modo anonimo, no? Ed è per questo che esistono i server proxy. Ma cosa sono? Come funzionano? E come si fa ad utilizzarne uno con successo? Vediamolo di seguito nell’articolo. Un server proxy è qualcosa che ci permette, come già accennato, di navigare in modo anonimo. In parole povere, il nostro computer, invece di inviare le informazioni ad un server DNS (il server collegato alla rete esterna), le manda prima al proxy, che a sua volta le manda al DNS; e la ricezione dei dati avviene allo stesso modo, passando dal DNS al proxy, al nostro computer. Usando un server proxy, quindi, l’utente “diventa quel server”: se, ad esempio, il proxy si trova negli Stati Uniti, la vostra connessione risulterà come proveniente proprio dagli USA, rendendo impossibile il vostro riconoscimento.

Ma come si fa ad usare un server proxy? Ci sono due modi: il primo è scrivere i dati necessari per la connessione (di un’Università che usa proxy, ad esempio) direttamente nelle impostazioni di rete, così che vi connettiate passando prima dal proxy. Ma se tali dati non si conoscono, è possibile utilizzare dei siti web che fanno da proxy, di cui qui potete trovare una lista. Basterà cliccare su uno di essi, digitare nell’apposito spazio il sito web da visitare, e navigare tranquillamente. Segnaliamo che, dato il traffico (pressoché doppio) da sopportare, la connessione sarà inevitabilmente più lenta di quella normale. Ed inoltre è bene tenere presente che alcuni siti bloccano i proxy impedendo a tali connessioni di accedere alle loro risolse (quelle che riguardano login o registrazioni, ad esempio).

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