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Le classi in Java – Parte I

Java permetta la creazione di nuovi tipi di dati utilizzando il costrutto class, possiamo tranquillamente affermare che la classe è sinonimo di un tipo di dato. Ad ogni classe possono essere associate una o più proprietà, esse esprimono le variabili proprie di un qualsiasi oggetto della classe o per meglio dire fotografano lo stato della classe stessa, non solo all’interno delle classi possiamo trovare uno o più metodi, i quali possono essere visti come dei “manipolatori” dello stato della classe.

Lo schema base di una classe è il seguente:

[sourcecode language=’java’]
class NomeClasse{
int variabile1;
double variabile2;

public NomeClasse(){
// …..costruttore
}

void metodo1(){
//….fai delle operazioni
}

int metodo2(){
//….fai delle operazioni e ritorna un int
}

}
[/sourcecode]

Come è possibile vedere, ogni classe è caratterizzata da un suo nome (NomeClasse riga 01), il quale deve essere uguale al nome del file che la conterrà, nel nostro caso ad esempio salveremo la classe nel file NomeClasse.java .Altri aspetti che caratterizzano le classi sono le variabili (riga 02 e 03), ed i vari metodi (riga 09 e 13). E’ importante evidenziare la presenza di un particolare metodo all’interno della classe nel nostro caso è il metodo NomeClasse() (riga 05),questo metodo viene chiamato costruttore, esso altro non è che un semplice metodo che non ritorna alcun valore, e si occupa di costruire il nostro oggetto.E’ importante notare che Java mette a disposizione implicitamente di ogni classe un costruttore di default, che verrà utilizzato solo nel caso in cui l’utente non ne abbia definito uno proprio.

Nei prossimi articoli vedremo come creare, utilizzare ed estendere una classe.

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