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Broadcasting : Viacom Si Scaglia Contro Google

Quando ci sono più galli nel pollaio è naturale assistere ad agguerriti scontri, esattamente coe sta accadendo in questi giorni negli USA tra due colossi dei media statunitensi.
Viacom, il gigante del Broadcasting che tra gli altri possiede anche MTV e Paramount Pictures ha pubblicato pochi giorni fa un documentazione che accusaYouTube, e di conseguenza Google, di infrazione del copywriter.
viacom broadcasting
L’accusa mossa al sito di condivisione e quindi al suo proprietario Google, è quella di consentire a addirittura agevolare la condivisione e la pubblicazione illegale di contenuti. Viacom pare infatti convita quando afferma che BigG è perfettamente consapevole del fatto che su YouTube vengano pubblicati alcuni video che non rispettano le norme garantite dal diritto d’autore ma che abbia tutti gli interessi a non impedire tale pubblicazione.

Viacom ha fornito alcune prove che consentirebbero di avviare una causa contro la violazione volontaria del copywriter. Da alcune mail scambiate nel lontano 2005 dai fondatori di YouTube infatti si evincerebbe, stando a quando sostenuto dal colosso di broadcasting statunitense, che il sito di condivisione sia stato volontariamente costruito sulle violazione dei diritti d’autore, pare infatti che ci siano in queste conversazione, delle chiare intenzioni di approfittare di queste violazioni.
YouTube, che intanto quanche giorno fa ha battuto il record delle 24 ore di video scaricati, dal canto suo si difende parlando di un errore di interpretazione di alcune cose che sono state dette molti anni fa.

Secondo Google tutto questo fracasso nascerebbe da un antico risentimento di Viacom nei suoi confronti: nel 2006 infatti Viacom avrebbe manifestato l’intenzione di comprare YouTube acquistato poco dopo dalla compagnia di Mountain View al costo di 1,65 miliardi di dollari.

Il motivo scatenante di tutto questo si rifarebbe quindi al lontano detto popolare che vede il lupo accusare l’uva di essere acerba solo perchè non riesce a raggiungerla. In ogni caso bisognerà aspettare qualche giorno per capire in che direzione si muoverà questa faccenda, e quanto fondate siano le accuse si Viacom. Intanto YouTube continua a confermare il suo primato di sito di condivisione più popolare al mondo.

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