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Telefonia Cellulare : Ibm Punta Sui Telefonini Semplici Da Usare

Ibm (international Business Machines Corporation) una della più antiche nonchè la più grande azienda informatica del mondo punta su una nuova fetta di mercato cambiando totalmente la rotta dei mercati.
logo ibm, leader telefonia cellulare
Secondo la società che da tempo sta studiando l’andatura del mercato, visto l’invecchiamento della popolazione europea e nord americana, la creazione degli strumenti ad hoc diventa necessario.

Nell’epoca del digitale molte sono le persone hold school che sono tagliate fuori da questo tipo di vita. I motivi sono tanti primi fra tutti l’età di alcune persone che non riescono a scendere a compromessi con le nuove e più sofisticate tecnologie e in secondo luogo il grado di istruzione. Sebbene sia difficile da credere per noi esseri tecnologici moltissime sono ancora nel mondo le persone analfabete e questa caratteristica poco si sposa con un mondo digitalizzato in cui è necessario conoscere una serie di meccanismi particolari nonchè le basi rudimetali della lingua inglese per poter avere accesso ai comandi di molti dispositivi.

E anche se all’inzio questo aspetto non era stato preso in considerazione, lo stallo dei mercati dei paesi sviluppati sta spingendo sempre più la telefonia cellulare ad orientarsi verso quelle fasce della popolazione che fin ora erano rimaste fuori da questi progetti di virtualizzazione e digitalizzazione.

Da qui nasce l’esigenza, e la conseguente idea di Imb, di lanciare un programma di ricerca biennale che punti proprio a rendere più semplici i telefoni cellulari per rendere il loro utilizzo accessibile anche agli analfabeti o agli anziani.

Ibm ha reso noto poche ore fa che il software sviluppato dal programma sarà disponibile sulla base open source e che anche altri materiali elaborati saranno resi disponibili a governi ed aziende che contribuiranno alla formazione di questo sistema di facile utilizzo.
Nel progetto per ora oltre ad Ibm sono anche coinvolti il National Institute of Design of India e la Tokio University.

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