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Il registro di Windows

Per non compromettere il funzionamento del sistema, i file REG vanno utilizzati con cautela. Qualsiasi applicazione o file aperto fa riferimento durante la propria esecuzione a un unico grande database in continuo aggiornamento: il registro di configurazione di Windows. È qui che sono salvate tutte le informazioni in grado di far funzionare il sistema e i programmi installati.
Per visualizzare e modificare il contenuto di questo database, in genere si fa ricorso all’Editor del Registro di sistema, un piccolo programma che possiamo richiamare dal menu Start/Esegui digitando il comando Regedit.

A differenza di quello che si potrebbe pensare, i file .reg sono largamente diffusi. Su Internet esistono molti siti che mettono a disposizione file .reg preparati ad hoc per l’ottimizzazione del sistema operativo. Talvolta vengono anche distribuiti come patch dei programmi o addirittura per modificare illegalmente le impostazioni e le licenze dei software. I file .reg, una volta avviati, modificano in modo automatico il Registro di configurazione. Per eseguirli è sufficiente cliccare due volte su di essi e confermare l’aggiunta dei nuovi valori al registro. Lo stesso effetto si ottiene utilizzando la voce Unisci cha appare cliccando sul file con il tasto destro del mouse.

È sempre bene intervenire con cautela sul Registro di configurazione, indipendentemente dal fatto che ciò avvenga manualmente o tramite un file .reg. Di per sé questa è, infatti, un’operazione molto pericolosa che in alcuni casi possa addirittura causare il blocco di Windows; è altrettanto vero che, se eseguita con cognizione di causa, può apportare miglioramenti alla stabilità e alla velocità delle applicazioni e del sistema operativo.

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